Riabilitazione POST ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA): perché è fondamentale!

 

 

La ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) è un intervento ormai molto diffuso, in particolare tra chi pratica attività sportiva o ha subito un trauma importante al ginocchio.

Tuttavia, l’intervento chirurgico da solo non basta:

è la riabilitazione post-operatoria a fare la vera differenza per tornare a una buona qualità di movimento, alla stabilità articolare ed alla pratica sportiva.

Dopo l’operazione, il ginocchio ha bisogno di ritrovare forza, controllo e mobilità. L’obiettivo non è solo guarire il tessuto operato, ma riabituare il corpo a muoversi in modo funzionale e sicuro. Una riabilitazione ben strutturata aiuta a:

  • Ridurre il gonfiore

  • Recuperare l’estensione e la flessione del ginocchio

  • Rinforzare i muscoli (soprattutto quadricipite e ischiocrurali)

  • Ripristinare la propriocezione, cioè la percezione del corpo nello spazio

  • Prevenire recidive o compensi in altre zone (anca, piede, colonna)

Il percorso è graduale e personalizzato

Ogni fase della riabilitazione ha obiettivi chiari, ma è fondamentale rispettare i tempi del corpo, senza forzare. La progressione avviene passo dopo passo: prima si lavora su mobilità e controllo motorio, poi si introducono esercizi più dinamici e infine si accompagna il paziente verso le attività della vita quotidiana o sportive.

In tutto questo, il ruolo del fisioterapista è cruciale: guidare, osservare, correggere e adattare il programma riabilitativo in base a come evolve la situazione di ciascuna persona.

Non solo ginocchio: un lavoro su tutto il corpo

Spesso si pensa alla riabilitazione solo come una sequenza di esercizi per il ginocchio. In realtà, è un lavoro globale: si guarda alla postura, al cammino, alla respirazione e, se necessario, anche all’equilibrio emotivo, che può influire sul tono muscolare e sulla percezione del dolore.

Un approccio integrato, che tenga conto del corpo, della mente e delle emozioni, permette risultati più solidi e duraturi.

Quando la fisioterapia fa davvero la differenza

La fisioterapia post-operatoria dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) è cruciale per un recupero ottimale. Le linee guida basate su evidenze scientifiche raccomandano un approccio riabilitativo che sia sia basato sul tempo (considerando i tempi biologici di guarigione) sia basato su criteri (valutando il raggiungimento di specifici obiettivi funzionali). 

Vi descrivo brevemente i principi più importanti del mio approccio.

  • Inizio precoce della riabilitazione: appena siete a conoscenza della data dell’intervento fissate anche le prime due sedute dal fisioterapista. La prima generalmente io la fisso uno/due giorni post dimissione.
  • Gestione del dolore, infiammazione ed edemi nei primi giorni post operatori. Non va sottovalutato nulla: riuscire a dormire, mangiare ed eseguire i primissimi movimenti è l’obiettivo più delicato delle prime sedute.
  • Recupero dell’ampiezza di movimento: raggiungere l’estensione completa fin da subito è importantissimo per la funzionalità dell’arto inferiore. Il recupero di un’ adeguata flessione è anch’esso importante ma generalmente occupa tempi più lunghi e ciò non preclude un ottimo risultato finale.
  • Rinforzo muscolare: che sia settoriale e specifico, ma anche globale e soprattutto funzionale. Ciò che ci interessa non è la valutazione muscolare al test di forza. Ma come questa forza conduca il paziente ad essere dapprima autonomo nelle attività base ed infine altamente performante nelle attività sportive/svago.
  • Rieducazione propriocettiva e neuromuscolare: migliorare l’equilibrio e il controllo motorio per prevenire recidive. Questo aspetto non può mancare e io personalmente lo inserisco fin dall’inizio.
  • Progressione graduale delle attività: avanzare nelle fasi riabilitative in base al raggiungimento dei vari step intermedi, senza voler per forza bruciare le tappe.
  • Personalizzazione del percorso: come vedete dalle mie spiegazioni non uso protocolli di esercizi preimpostati che vadano bene a tutti. ognuno di noi è diverso e quindi ha necessità e aspettative di recupero diverse.

 

Costruisco la fisioterapia come un sarto fa con un abito su misura.

Inoltre, è essenziale considerare gli aspetti psicologici del recupero.

La valutazione dello stato emotivo e della fiducia del paziente nel proprio ginocchio è fondamentale per determinare la prontezza al ritorno alle attività sportive.

Una buona riabilitazione non è solo tecnica: è relazione, ascolto, attenzione ai dettagli.

È ciò che trasforma un recupero standard in un ritorno autentico alla libertà di movimento, alla sicurezza, alla fiducia nel proprio corpo.

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